martedì 4 giugno 2013
Verona, inaccettabili e provocatorie svastiche naziste sulla sinagoga: “Non accadeva dal periodo delle leggi razziali”
Sicuramente spavaldi, perché ben sapevano della presenza delle telecamere, ma non certo (noi crediamo) dei ragazzotti in cerca di una bravata (di sicuro dietro c'è un organizzazione di stampo nazista) sono arrivati incappucciati, ed erano ben consci che il mattino seguente al loro gesto la Comunità ebraica di Verona avrebbe celebrato un evento storico, come l’ingresso in sinagoga, per la prima volta in 150 anni, di una Sefer Torah, rotolo che contiene scritti sacri per gli ebrei. Per questo viene da pensare che gli anonimi incappucciati, capaci nella notte di sabato di imbrattare le mura della sinagoga a Verona con scritte antisemite realizzate con spray nero, non fossero sprovveduti in vena di bravate.
Due svastiche nere e una stella di Davide affiancata dalla scritta Juden il loro lascito alla comunità ebraica veronese, che ha reagito compatta condannando il gesto e identificandolo come un segnale molto inquietante, simbolo di un’ideologia violenta, razzista e ancora viva. I rappresentati della Comunità sono preoccupati perché scritte contro gli ebrei e svastiche in giro per la città non è la prima volta che compaiono, ma un oltraggio alla sinagoga non accadeva, come sostiene l’85enne Lucia Roditi Forneron, presidente dell’associazione Italia-Israele, dal periodo buio delle leggi razziali. Immediatamente le frasi e i simboli nazisti sono stati cancellati, prima che in sinagoga arrivassero centinaia di ebrei da tutta Italia a celebrare l’ingresso della Sefer Torah.
Condanne da parte delle istituzioni italiane come da parte del sindaco di Verona Flavio Tosi. Verona non è nuova a tensioni politiche e scontri fra forze estremiste, spesso sfociati in violenti risse e distruzioni di locali. Come l’episodio, ancora senza colpevoli, accaduto al circolo Casa Pound “Cutty Sark”, distrutto nella notte fra il 17 e 18 febbraio, probabilmente da esponenti di Forza Nuova, almeno secondo gli inquirenti.
E, più recentemente, fa ancora discutere la notte di violenza a Veronetta, una zona tradizionalmente frequentata da studenti e militanti di sinistra, dove nella notte del 22 marzo una decina di ragazzi vicini a Casapound e all’organizzazione universitaria Blocco Studentesco, sempre di destra, aveva deciso di recarsi per festeggiare la laurea di Marcello Ruffo, 28enne esponente di spicco proprio di Casapound Verona, nonché consigliere della terza circoscrizione eletto nella lista civica proprio del del sindaco Flavio Tosi! In due locali della zona sono andate in scena risse da far west con aggressioni, minacce, coltelli e i gestori delle osterie che accusano Ruffo e soci di aver volutamente provocato gli attivisti di sinistra, mentre il consigliere di Casapound dice di essere stato aggredito.
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