venerdì 7 giugno 2013

La Francia Antifascista sul piede di guerra dopo la morte del giovane Clement Meric



Sarebbe Esteban M., un estremista di destra ventenne nato a Cadiz, in Spagna, ma con passaporto francese, l’autore materiale dell’omicidio del giovane antifascista Clement Meric a Parigi. Nonostante il leader del gruppo neonazista denominato Gioventù Nazionalista Rivoluzionaria (Jnr) Serge Ayoub abbia negato il coinvolgimento della sua organizzazione nell’aggressione mortale contro lo studente diciannovenne, è proprio contro questa sigla dello squadrismo di estrema destra che puntano il dito inquirenti e Antifascisti.

Ieri sono stati arrestati dalla polizia quattro fascisti dopo l’aggressione omicida avvenuta mercoledì pomeriggio nel IX arrondissement della capitale francese, tra questi Cédric C., Stéphane C. e Katia V., due ragazzi e una ragazza tra i 20 e i 30 anni, tutti vicini alla JNR, così come lo è Esteban M., che secondo la polizia avrebbe confessato di aver partecipato al pestaggio affermando però che non era sua intenzione uccidere la vittima e che ha agito solo per legittima difesa. In realtà tutti i testimoni parlano di un’aggressione premeditata: dopo che un gruppo di studenti di sinistra aveva avuto un alterco con i neonazisti all’interno di un negozio di vestiti usati, questi hanno aspettato Clement fuori da un negozio e lo hanno aggredito con dei pugni di ferro, lo studente non ha fatto neanche in tempo a difendersi che è crollato a terra sotto i colpi degli aggressori e ha sbattuto violentemente la testa su un cono segnaletico. Il tutto è accaduto a Rue Caumartin, una delle zone più frequentate e commerciali di Parigi, tra la stazione ferroviaria Saint-Lazare e i grandi magazzini Printemps e Galeries Lafayette.

Ricoverato all’ospedale La Pitié-Salpêtrière i medici avevano prima dichiarato la morte cerebrale del giovanissimo studente di Scienze Politicihe e poi, ieri pomeriggio, il decesso. I testimoni hanno descritto accuratamente gli aggressori, a partire dalle croci uncinate tatuate sui loro corpi passando alle felpe che recavano il triste slogan ‘Sangue e onore’.
Il movimento Jnr, fondato nel 1987, prima di essere riorganizzato nel 2010 da Serge Ayoub, non è nuovo alle azioni violente e aggressioni. Il gruppo fa parte di una vasta galassia neonazista che afferma di opporsi “sia al capitalismo che al comunismo” promuovendo un altro movimento denominato “Terza Via”. Pur utilizzando lo slogan mussoliniano “Credere, obbedire e combattere” si è distanziato da altri gruppi di estrema destra focalizzati su temi più “classici”, come l’immigrazione e la difesa dell’identità nazionale, attraverso una “lotta al capitalismo” che spesso diventa ‘lotta al mondialismo’ e scimmiotta le battaglie della sinistra anticapitalista anche nei linguaggi e in alcune simbologie.

Ora tutta la sinistra francese (e non solo!) chiede una punizione esemplare nei confronti degli aggressori e lo scioglimento della Jnr e di gruppi simili. Nel pomeriggio di ieri la Polizia ha fermato altri estremisti di destra portando ad otto il numero degli arrestati. I rappresentanti della classe politica francese, da destra a sinistra, hanno tuonato contro le inaccettabili attività squadristiche di organizzazioni che stanno approfittando delle manifestazioni della destra contro la legge che legalizza i matrimoni tra omosessuali per aumentare la propria visibilità e cercare di reclutare nuovi membri. Non sono mancati negli ultimi mesi episodi di scontro tra polizia e neofascisti che da molti anni non si vedevano a Parigi, proprio nel corso delle grandi manifestazioni organizzate dalla destra cattolica e reazionaria contro il governo socialista.

Intanto però ieri pomeriggio e ieri sera molte piazze e strade francesi si sono riempite di manifestazioni convocate dai coordinamenti Antifascisti e dal Front de Gauche, la coalizione tra comunisti e socialisti di sinistra della quale il giovanissimo Clement era un militante, così come lo era del sindacato di base Solidaires e del coordinamento Action Antifasciste. I rappresentanti dei sindacati hanno denunciato quanto avvenuto e hanno chiamato i lavoratori alla mobilitazione contro la violenza fascista.
A migliaia in particolare hanno manifestato a Place Saint-Michel, a Parigi, a partire dalle 18:30. In piazza tanti attivisti di sinistra di tutte le età e di tutte le appartenenze, dai militanti del Partito Comunista a quelli del Nuovo Partito Anticapitalista, dai collettivi anarchici alle organizzazioni studentesche.
Un altro appuntamento era stato convocato dagli studenti davanti alla facoltà di Scienze Politiche, alla quale lo studente bretone era iscritto. Un altro ancora davanti alla stazione ferroviaria di Saint Lazare. I manifestanti hanno manifestato, molti in lacrime, portando in piazza mazzi di fiori e foto della giovane vittima, mentre alcuni striscioni affermavano "Nè oblio nè perdono" e chiedevano il pugno di ferro contro l'estrema destra.
Centinaia di persone hanno manifestato anche a Brest, la città bretone dove Clement era nato e viveva prima di trasferirsi a Parigi. Anche a Nantes, a poca distanza, gli antifascisti hanno voluto esprimere pubblicamente il loro dolore e la loro rabbia.
Una marcia é stata inoltre convocata anche per domani.

LINEA ROSSA è pronta ad appoggiare qualsiasi manifestazione Antifascista si dovesse organizzare anche in Italia.





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