Quando abbiamo letto questa notizia su Il Fatto Quotidiano abbiamo
rabbrividito, poi ci siamo incazzati, poi ancora ci siamo calmati perché quanto
sotto (sempre senza generalizzare) conferma il fatto che tra chiesa vaticana ed
insegnamenti cristiani ci sia un abisso.
I fatti dicono che, il sacerdote sardo Alessandro Loi ha attaccato su
Facebook il nuovo ministro dell'Integrazione Kyenge, convinto che
"mischiare le razze può essere pericoloso". Poi i suoi profili online
sono stati oscurati. Tutto è partito da un articolo di Magdi Allam dal titolo:
"Quella nomina razzista intrisa di buonismo". l repulisti
virtuale forse non basterà, visto che i post razzisti hanno creato scompiglio e
non solo sulla Rete. Non è stata
una svista online quella di don Alessandro
Loi, 65 anni, curato di un piccolo paese Sardo.
Dopo gli insulti del leghista-razzista-nazista Mario Borghezio e
quelli di un "prof" universitario in pensione, Pietro
Melis, già condannato per antisemitismo, arrivano anche quelli
di un pastore di anime (povere loro….). Dai suoi due profili Facebook, che ora sono
inaccessibili, il prete ha ripetutamente aperto e rilanciato una discussione
sull’opportunità della nomina del neoministro con tono tutt’altro che velato: “C’era bisogno di un ministro di colore?”.
E via sulla stessa linea tra una foto con tabernacolo e sguardo ispirato e uno
zoom sul ricamo dell’abito talare: “Il
ministro sogna un’Italia di immigrati, noi un’Italia di italiani. Mischiare le
razze può essere pericoloso!”, ribadisce. Un attacco che prende spunto
dalla pubblicazione di un link a un articolo online del Giornale firmato da Magdi
Cristiano Allam, dal titolo “Quella nomina razzista intrisa di
buonismo”, in cui il politico definisce la nomina di Cécile Kyenge “un atto di
razzismo nei confronti degli italiani”. Un articolo che Loi aveva commentato
con alcuni slogan (“Dobbiamo mantenere un po’ di rispetto. Prima gli
italiani!”, ad esempio). Con buona pace della cittadinanza reale del
neoministro. La vicenda è stata riportata dalle pagine del quotidiano L’Unione sarda e aperta (fino a
stamattina) a tutti gli utenti, fedeli e non, che con numerosi commenti hanno
animato le due pagine. Poi, il vuoto. O meglio, i due account pubblici (uno
aveva superato addirittura i 5mila contatti) non sono più visibili. Impossibile
quindi scrivere un messaggio e rileggere le frasi accusate di razzismo. E
mentre la diocesi ufficialmente non parla (as
usual…), online scompaiono le tracce delle dichiarazioni. Don Loi si è
sempre definito “tradizionalista”: da novembre celebra la Messa secondo il
vecchio rito della Chiesa cattolica, ovvero dando le spalle ai fedeli, e si
rifiuta di dare la comunione nelle mani. “Non siamo protestanti!”, ha scritto
sul profilo del social network. La sua passione per il web, e una certa risonanza
mediatica è ben nota, tanto che è possibile seguire le sue celebrazioni
sull’apposito canale Youtube dedicato alla parrocchia di Sant’Elena (e chi se le perde!). Tra i tanti
commenti che si potevano leggere fino a poche ore fa c’era chi dava supporto al
parroco e si auspicava altre simili prese di posizione e chi invece ricordava
il principio base dell’amore cristiano, dell’accoglienza e attaccava duramente
le uscite dell’uomo di Chiesa definite
comunque da don Loi “personali”. Altri lo ritengono “indegno dell’incarico”, ma
non sono mancate neanche segnalazioni alla Curia e
bagarre tra sostenitori e contestatori. Don Loi rivedica il diritto di
intervenire sulle questioni “politiche” e sulle “opportunità”, di proclamare le
idee e il “patriottismo”. Eppure, proprio nel suo territorio c’è un collega di
colore, Floribert Kiala originario
del Congo e viceparroco a Tortolì: il quale si è detto
sorpreso e amareggiato dalle dichiarazioni di Loi, definite “vergognose”. Ma
per tutti oggi è il giorno del silenzio, almeno online.
Ci aspettiamo tutti che
il Vaticano dica qualcosa? Illusi….non hanno mai detto niente neanche
dell'Olocausto, figuriamoci per una "piccola",
"insignificante" e razzista presa di posizione!
Se solo tutti i preti in circolazione fossero come Lui.....
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