martedì 7 maggio 2013

Germania. In manette uno dei guardiani di Auschwitz

E' stata arrestata una presunta ex guardia nazista di Auschwitz, il campo di sterminio in cui fu realizzata la "soluzione finale " hitleriana. A spiccare il mandato di cattura nei confronti di un 93enne è stata la procura dello Stato tedesco del Baden-Wuerttemberg, secondo cui l'uomo sarebbe stato operativo nel campo dall'autunno 1941 al 1945.
L'uomo arrestato, secondo i media tedeschi, è Hans Lipschis, lituano premiato dai nazisti come "etnicamente tedesco" grazie ai servigi resi al regime hitleriano. Nella lista dei ricercati messa a punto dal Centro Simon Wiesenthal occupa il quarto posto e lo si descrive come appartenente alle SS-Totenkopf Sturmban (il Battaglione della morte) e dedito "all'assassinio di massa e alla persecuzione di civili innocenti, soprattutto ebrei".
"Stiamo mettendo a punto l'incriminazione", ha riferito la magistratura di Stoccarda, che avviò l'indagine su Lipschis un anno fa. Lui, che si è sempre difeso affermando che nel campo svolgeva il ruolo di cuoco e non di guardia, si trasferì negli Stati Uniti alla fine della guerra ma fu fatto rientrare in Germania dalle autorità americane nell'aprile del 1983.

L'inchiesta della magistratura di Stoccarda mostra che il governo tedesco ha intenzione di continuare sulla strada percorsa dal 2011, quando si arrivò alla condanna a cinque anni di John Demianjuk per complicità nello sterminio di 28.000 persone. In quel caso il tribunale stabilì che qualunque fosse il ruolo nei campi di sterminio, esso doveva essere considerato come complicità nell'Olocausto. Lipschis è tra i 50 sopravvissuti con compiti di responsabilità ad Auschwitz che oggi sui quali il governo tedesco sta cercando di far luce.


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