I deputati
di Alba Dorata non gradiscono una legge all’esame del parlamento ellenico, che
punisce i reati di razzismo e xenofobia. Insultano i colleghi della sinistra e
quando il presidente della Camera espelle uno di loro in aula risuona il saluto
nazista.
A lungo il partito neonazista greco Alba Dorata ha alternato richiami all’ideologia e al passato della dittatura nazionalsocialista in Germania con dichiarazioni tranquillizzanti, tese ad accreditare il fatto che certe simbologie (come la svastica greca, il ‘meandro’) vengono utilizzate dal movimento esclusivamente in chiave mistica, ‘spiriturale’. Ma ciò che è successo ieri in parlamento, se non bastassero le continue aggressioni squadriste e le relazioni con altri movimenti fascisti europei a rivelare la vera natura di Chrysi Avghì, hanno di colpo spazzato via tutti gli sforzi di alcuni dirigenti del partito per scrollarsi di dosso l’etichetta di partito neonazista.
Ieri, durante un dibattito parlamentare sul nuovo progetto di legge che intende inasprire le pene a chi viene ritenuto colpevole di delitti di natura razzista, il deputato neonazista Panagiotis Iliópulos ha cominciato ad insultare pesantemente i parlamentari della sinistra, in particolare il leader della sinistra radicale Syriza, Alexis Tsipras. Contro chi nei suoi interventi ricordava le malefatte xenofobe dei militanti e dei dirigenti di Alba Dorata (aggressioni, raid, pestaggi e omicidi ai danni di immigrati, attivisti di sinistra, artisti e omosessuali) Iliópulos ha cominciato a urlare ‘capre’, ‘squallidi’, ‘venduti’ ed altre. Insulti e schiamazzi non sono cessati neanche quando il presidente della Camera, Iannis Dragasakis, ha intimato al deputato neonazista di smetterla, costringendolo ad ordinarne l’espulsione dall’aula. A quel punto anche alcuni colleghi di Alba Dorata si sono alzati in piedi urlando violenti insulti e, mentre tutti abbandonavano l’emiciclo, il parlamentare espulso, condotto fuori quasi a forza da alcuni commessi, avrebbe gridato più volte ‘Heil Hitler’ scatenando la reazione dei parlamentari della sinistra. Sulla dinamica dei fatti però regna però poca chiarezza. Secondo alcuni a gridare lo slogan nazista sarebbe stato non Iliopulos ma il capo del gruppo parlamentare dell’estrema destra Xristos Pappas, che già alcuni giorni fa aveva elogiato apertamente Adolf Hitler in occasione dell’anniversario del suicidio del Fuhrer e di Eva Braun, definendo il sanguinario dittatore come “visionario dell’Europa unita” e il nazionalismo come “la gioventù del mondo e il futuro del mondo”. Secondo alcuni appartenenti ad Alba Dorata, invece, il saluto nazista sarebbe stato urlato da alcuni deputati della sinistra in segno di scherno per quelli neonazisti che stavano uscendo dall’aula.
La nuova legge al vaglio del parlamento, pensato per rintuzzare le violente scorribande delle squadracce di Alba Dorata, prevede pene tra i 3 mesi e i 6 anni di carcere, e multe fino a 20.000 euro, oltre all’interdizione dagli uffici pubblici e dalle cariche pubbliche per un massimo di tre anni, per coloro che pubblicamente o a mezzo stampa, promuovano l’odio contro gruppi di cittadini identificati in base alla loro etnia, religione o orientamento sessuale. Il progetto di legge prevede anche condanne per coloro che negano crimini contro l’umanità o genocidi, e contro coloro che utilizzano simboli nazisti e fascisti, a maggior ragione per quanto riguarda membri del Parlamento e di altre istituzioni elettive. Nel caso in cui a rendersi responsabili di infrazioni alla nuova legge fossero i rappresentanti in Parlamento di un partito politico, la multa potrà arrivare fino a 300.000 euro e la legge prevede anche la possibilità di sospendere alla forza politica razzista il finanziamento pubblico. Per ora, visto che la nuova legge non è ancora stata approvata, il vicepresidente della Camera di Atene ha annunciato l’applicazione dell’articolo 80 dei regolamenti parlamentari per sanzionare l’autore dell’inaccettabile slogan.
Prosegue intanto il testa a testa nei sondaggi d'opinione tra i due maggiori partiti greci, Nea Dimokratia (centro-destra) guidato dal primo ministro Antonis Samaras, e la sinistra radicale di Syriza. In base a un nuovo sondaggio condotto dalla società Public Issue per conto della stazione televisiva privata Skai, Syriza ottiene il 28% delle preferenze contro il 27,5% di Nea Dimokratia. Al terzo posto si trova proprio Chrysi Avghì (Alba Dorata) con l'11,5% (in ascesa netta rispetto al 7% ottenuto alle scorse elezioni), seguito dai socialisti del Pasok e dal Partito Comunista entrambi con il 6,5%, dal partito Greci Indipendenti (destra nazionalista) con il 6%, e per ultimo da Sinistra Democratica (DiMar) con il 5,5%. Per quanto riguarda l'euro, solo il 53% degli intervistati (era il 70% a febbraio scorso) ha espresso parere favorevole alla moneta comune, mentre il 55% ha espresso parere negativo riguardo l'Unione europea.
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video: http://www.youtube.com/watch?v=u0L4VMmjsB4
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