Ci sono stati compagni e combattenti per i quali
ogni parola risulta essere sprecata, inutile, insufficiente a descriverne la
figura e raccontarne le gesta. Uno di questi compagni è sicuramente Dante di
Nanni. Giovane gappista torinese combatte negli anni duri della guerra nei GAP
di Giovanni Pesce. Nella notte del 17
Maggio 1944 a seguito di un'azione contro un'antenna radio viene ferito da
un nutrito gruppo di fascisti e si rifugia dentro il suo appartamento. Il
giorno dopo la polizia fascista trova il suo nascondiglio e, arrivata in massa,
cerca di stanarlo. Per nulla intimorito Dante di Nanni comincia a sparare dal
balcone e fuori dalla porta di casa, evitando ai fascisti di salire le scale.
Finiti i proiettili gli restano le bombe a mano, che il compagno di Nanni
lancia dal balcone di casa contro le camionette fasciste. Ma ultimate anche le
bombe, ed arrivati in massa molti altri militi, deve soccombere. Esce sul
balcone di casa a torso nudo, con lancinanti dolori per la vistosa ferita. Sale
sul cordolo del balcone e guarda in basso. I militi cominciano a sparare
all'impazzata verso di lui che, a pugno chiuso saluta e si lancia nel vuoto…..
Una delicata e struggente descrizione di quanto
accaduto la potete trovare nel libro di Giovanni Pesce "Senza Tregua"
in vendita nelle migliori librerie o anche on-line su: http://www.bibliotecamarxista.org/autori/pesce%20giovanni.htm
E' da esempi come questo che tutti noi compagni e
compagne comuniste abbiamo solo da imparare!
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