venerdì 31 maggio 2013
2 giugno 2013 - Festa della Repubblica a Sant’Anna di Stazzema
Il Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema ed Emergency
celebrano la Festa della Repubblica con “Passi nella memoria”, un
evento culturale e di riflessione che si svolgerà durante tutta la
giornata del 2 giugno. A partire dalle ore 11:00, davanti alla chiesa di
Sant’Anna di Stazzema,inizierà la rappresentazione teatrale “Scalpiccii
sotto i platani”, di Elisabetta Salvatori accompagnata
al violino da Matteo Ceramelli. Alle ore 13:00 il pranzo al sacco
quindi nel pomeriggio, alle 14:30, la testimonianza di Enrico Pieri,
superstite e presidente dell’Associazione Martiri di Sant’Anna, al
Monumento Ossario sul Colle di Cava. Alle 15:30, all’interno del Museo
Storico, un momento di dibattito e approfondimento dal titolo “L’eccidio
ieri e oggi”; interverranno Alessandro Bertani, Vicepresidente di Emergency, Michele Silicani, Sindaco di Stazzema, dott. Gianluca Fulvetti,
Università di Pisa, direttore Istituto storico della Resistenza. In
caso di pioggia lo spettacolo teatrale avrà luogo dentro la Chiesa,
mentre gli interventi si terranno nella sala conferenze del Museo.
L’iniziativa ha il patrocinio di Regione Toscana, Provincia di Lucca,
Comune di Stazzema, Parco Nazionale della Pace di S. Anna di Stazzema,
Scuola della Pace di Lucca, Associazione Martiri S. Anna di Stazzema.
“Emergency è un simbolo mondiale di solidarietà”- commenta il sindaco di Stazzema, Michele Silicani- “un’associazione impegnata a dare assistenza ed aiutare i più deboli e chiunque ne abbia bisogno. Il 2 giugno Emergency e il Parco Nazionale della Pace si terranno simbolicamente per mano, un gesto di pace, proprio come hanno fatto lo scorso 24 marzo Napolitano e Gauck. Il 2 giugno si celebra la Repubblica e la Costituzione: in quel giorno Sant’Anna ed Emergency rafforzano l’identità civica che sostiene il nostro Paese, una coesione imprescindibile per uscire da questo momento di grande difficoltà”.
“Partecipiamo alla Festa della Repubblica Italiana camminando per i sentieri del borgo di S. Anna di Stazzema”-dicono i responsabili di Emergency- “per ricordare i "mai più" che hanno ispirato la nostra Costituzione. La giornata vuole essere un’occasione per tenere accesa l’attenzione sulla nostra storia recente, in particolare il capitolo di S. Anna di Stazzema, al fine di ricordare l’eccidio e l’effetto che la guerra ha sui civili così da riflettere su come si può agire oggi con azioni concrete per la pace come l’esempio di Emergency”.
Domenica 2 giugno 2013
Sant’Anna di Stazzema
PROGRAMMA:
ore 11.00 – Chiesa di S. Anna: spettacolo teatrale "Scalpiccii sotto i platani" di Elisabetta Salvadori
ore 13.00 – Pranzo al sacco come segno della vita che va avanti, dunque di speranza.
ore 14.30 – Ossario: testimonianza di Enrico Pieri, sopravvissuto all’eccidio
ore 15.30 – Museo della Resistenza: l’eccidio ieri e oggi; intervengono: Alessandro Bertani, Vicepresidente di Emergency, Michele Silicani, Sindaco di Stazzema, dott. Gianluca Fulvetti, Università di Pisa, direttore Istituto storico della Resistenza
In caso di pioggia lo spettacolo teatrale avrà luogo dentro la Chiesa, mentre gli interventi si terranno nella sala conferenze del Museo.
Parco Nazionale della Pace - Sant’Anna di Stazzema
Museo Storico della Resistenza
Tel./Fax. +39 0584.772025 -0584.772286
www.santannadistazzema.org
santannamuseo@comune.stazzema.lu.it
www.facebook.com/SantAnnadiStazzema
“Emergency è un simbolo mondiale di solidarietà”- commenta il sindaco di Stazzema, Michele Silicani- “un’associazione impegnata a dare assistenza ed aiutare i più deboli e chiunque ne abbia bisogno. Il 2 giugno Emergency e il Parco Nazionale della Pace si terranno simbolicamente per mano, un gesto di pace, proprio come hanno fatto lo scorso 24 marzo Napolitano e Gauck. Il 2 giugno si celebra la Repubblica e la Costituzione: in quel giorno Sant’Anna ed Emergency rafforzano l’identità civica che sostiene il nostro Paese, una coesione imprescindibile per uscire da questo momento di grande difficoltà”.
“Partecipiamo alla Festa della Repubblica Italiana camminando per i sentieri del borgo di S. Anna di Stazzema”-dicono i responsabili di Emergency- “per ricordare i "mai più" che hanno ispirato la nostra Costituzione. La giornata vuole essere un’occasione per tenere accesa l’attenzione sulla nostra storia recente, in particolare il capitolo di S. Anna di Stazzema, al fine di ricordare l’eccidio e l’effetto che la guerra ha sui civili così da riflettere su come si può agire oggi con azioni concrete per la pace come l’esempio di Emergency”.
Domenica 2 giugno 2013
Sant’Anna di Stazzema
PROGRAMMA:
ore 11.00 – Chiesa di S. Anna: spettacolo teatrale "Scalpiccii sotto i platani" di Elisabetta Salvadori
ore 13.00 – Pranzo al sacco come segno della vita che va avanti, dunque di speranza.
ore 14.30 – Ossario: testimonianza di Enrico Pieri, sopravvissuto all’eccidio
ore 15.30 – Museo della Resistenza: l’eccidio ieri e oggi; intervengono: Alessandro Bertani, Vicepresidente di Emergency, Michele Silicani, Sindaco di Stazzema, dott. Gianluca Fulvetti, Università di Pisa, direttore Istituto storico della Resistenza
In caso di pioggia lo spettacolo teatrale avrà luogo dentro la Chiesa, mentre gli interventi si terranno nella sala conferenze del Museo.
Parco Nazionale della Pace - Sant’Anna di Stazzema
Museo Storico della Resistenza
Tel./Fax. +39 0584.772025 -0584.772286
www.santannadistazzema.org
santannamuseo@comune.stazzema.lu.it
www.facebook.com/SantAnnadiStazzema
giovedì 30 maggio 2013
Mussolini ri-appeso in nome della Libertà e dell'Antifascismo!
Brescia: finita la cerimonia per il
trentanovesimo anniversario della strage di piazza della Loggia, alcune
decine di antagonisti bresciani si sono spostati nella vicina piazza
della Vittoria per appendere un fantoccio con il viso di Benito
Mussolini, un po' come si presentava il corpo senza vita del Duce in
piazzale Loreto. Un gesto per dire no al progetto del Comune di
riportare nella piazza, progettata da Marcello Piacentini e inaugurata
nel 1932, il cosiddetto Bigio, una statua di quasi otto metri, dedicata
da Mussolini stesso all'Era fascista, che venne rimossa nel Dopoguerra.
Segue il comunicato dei compagni di Azione Antifascista:
Per l’ennesima volta la cittadinanza bresciana si trova di fronte ad un vergognoso attacco alla memoria della strage di Piazza della Loggia. Il progetto di riscrivere la storia, in chiave assolutoria per i criminali fascisti che hanno insanguinato l’Italia, si compie anche a Brescia, questo 28 maggio.
Il Comune di Brescia e le associazioni che hanno promosso le celebrazioni hanno proposto un’insieme di iniziative che spaziano dai temi relativi alla memoria della strage al Giro d’Italia alla memoria di Graziano Giralucci, ucciso nella sede del Movimento Sociale Italiano di Padova, vittima delle Brigate Rosse.
Si spiegano quindi le alleanze strette dall’uscente giunta con FIAMMA TRICOLORE, partito dichiaratamente (da loro stessi) neofascista piuttosto che il silenzio assordante rispetto alle sedi di partito e all’agibilità politica di partiti e movimenti come FORZA NUOVA o CASA POUND che addirittura si richiamano talvolta al fascismo squadrista, talvolta al nazismo.
Non possiamo che sommare questi dati per avere un quadro quanto meno preoccupante, una classe politica che da un lato si ripulisce il curriculum vitae dai retaggi del fascismo degli anni Settanta e dall’altro apre ai nuovi fascismi.
Lo scorso anno abbiamo assistito ad una repressione violenta contro studenti e lavoratori che si recavano in piazza della Loggia per commemorare la strage e a cui è stato impedito l’accesso in modo arbitrario e autoritario da parte delle forze dell’ordine. Le stesse forze dell’ordine smascherate in sede processuale per aver inventato prove fasulle e testimoniato falsamente durante i processi per accusare militanti e attivisti che si oppongono a questo stato di cose.
Ci opporremo sempre al fascismo ed ai suoi rigurgiti con ogni mezzo.
Rete antifascista di Brescia e provincia
Segue il comunicato dei compagni di Azione Antifascista:
Per l’ennesima volta la cittadinanza bresciana si trova di fronte ad un vergognoso attacco alla memoria della strage di Piazza della Loggia. Il progetto di riscrivere la storia, in chiave assolutoria per i criminali fascisti che hanno insanguinato l’Italia, si compie anche a Brescia, questo 28 maggio.
Il Comune di Brescia e le associazioni che hanno promosso le celebrazioni hanno proposto un’insieme di iniziative che spaziano dai temi relativi alla memoria della strage al Giro d’Italia alla memoria di Graziano Giralucci, ucciso nella sede del Movimento Sociale Italiano di Padova, vittima delle Brigate Rosse.
- Perché nelle celebrazioni della strage di Brescia, strage compiuta dai fascisti all’interno di un disegno eversivo dello Stato e dell’Alleanza Atlantica non viene ricordata la responsabilità diretta di un partito come il MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO che allevò, nutrì e coprì gli stragisti?
- Perché si tenta di parificare le responsabilità e mettere sullo stesso piano terrorismo nero e lotta armata di sinistra, nati in realtà in contesti storici e con motivazioni ben differenti?
- Perché si alimenta questa “strategia della confusione e della rimozione” attraverso la quale nomi, fatti, organizzazioni vengono sparsi nel medesimo calderone del “terrorismo”? Ci si stupisce poi se con un martellamento del genere secondo i sondaggi rivolti ai ragazzi, la strage di Brescia è opera delle Brigate Rosse?
Si spiegano quindi le alleanze strette dall’uscente giunta con FIAMMA TRICOLORE, partito dichiaratamente (da loro stessi) neofascista piuttosto che il silenzio assordante rispetto alle sedi di partito e all’agibilità politica di partiti e movimenti come FORZA NUOVA o CASA POUND che addirittura si richiamano talvolta al fascismo squadrista, talvolta al nazismo.
Non possiamo che sommare questi dati per avere un quadro quanto meno preoccupante, una classe politica che da un lato si ripulisce il curriculum vitae dai retaggi del fascismo degli anni Settanta e dall’altro apre ai nuovi fascismi.
Lo scorso anno abbiamo assistito ad una repressione violenta contro studenti e lavoratori che si recavano in piazza della Loggia per commemorare la strage e a cui è stato impedito l’accesso in modo arbitrario e autoritario da parte delle forze dell’ordine. Le stesse forze dell’ordine smascherate in sede processuale per aver inventato prove fasulle e testimoniato falsamente durante i processi per accusare militanti e attivisti che si oppongono a questo stato di cose.
Ci opporremo sempre al fascismo ed ai suoi rigurgiti con ogni mezzo.
Rete antifascista di Brescia e provincia
mercoledì 29 maggio 2013
Festival delle Nuove Resistenze, al via venerdì 31 maggio al Farnese (PC)
Si aprirà
ufficialmente venerdì 31 maggio alle ore 17, nella cornice della Cappella
Ducale di Palazzo Farnese, il Festival delle Nuove Resistenze, promosso dall' ANPI
e in particolare dal Comitato giovanile, in collaborazione con il Comune di
Piacenza. Ai saluti iniziali del presidente Mario Cravedi e dell’assessore alle
Politiche Giovanili Paola Beltrani, seguirà, alle 17.30, l’incontro sul tema
“Il cammino dell’acqua”, cui interverrà Francesca Caprini dell’associazione
Yaku di Trento. Dalle 19, l’area verde della cittadella farnesiana affacciata
sull’arena Daturi ospiterà il buffet a km 0, con prodotti anche del commercio
equo, presentando le esperienze di “contadini resistenti” del Nord e Sud del
mondo. Alle 21, nel cortile di Palazzo Farnese andranno in scena i canti
popolari dell’Italia meridionale con Domo Emigrantes e la musica balcanica
della Nema Problema Orkestar.
Alle 21, nel cortile della cittadella farnesiana, il folk rock da Scampia degli A67. Domenica 2 giugno, alle 10.30, nella cornice della Cappella Ducale si parlerà di scelte individuali e collettive contro la guerra e il militarismo, con l’ex parlamentare Giancarla Codrignani e un volontario dei Corpi civili di pace dell’associazione Papa Giovanni XXIII. A seguire, aperitivo in musica con Franco Fornasari. Alle 14, nel cortile di Palazzo Farnese spazio all’assemblea dell’Anpi, mentre la conclusione del Festival, alle 17, è affidata all’incontro e concerto con Antun Blazevic, “La mia storia di clandestino”, ai Giardini Merluzzo.
martedì 28 maggio 2013
Riceviamo e volentieri pubblichiamo: documentari sulla Resistenza Partigiana
Buongiorno a voi di Linea Rossa,
sono
Stefano Ballini di Firenze, mi permetto di segnalarvi il mio film amatoriale sulla memoria e distribuito esclusivamente in
internet intitolato "Il Treno che Bucò il Fronte".
Con
il Patrocinio della Regione Emilia Romagna, Regione Toscana, Provincia di
Lucca, Provincia di Firenze, Comune di Marzabotto, Comune di Stazzema, Unione
Comunale del Chianti Fiorentino (Tavarnelle VP, San casciano VP, Barberino VE).
Inoltre
patrocinio di: Comitato Onoranze per i Martiri di Sant'Anna di Stazzema,
Associazione Martiri di Sant'Anna, Associazione Familiari Vittime Eccidio di
Marzabotto, Parco Nazionale della Pace.
Il film è visibile gratuitamente
all'indirizzo http://www.treno1944.com ,
il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano mi ha invitato a partecipare
al "Giorno dellaMemoria"al
Quirinale dopo avere visto il film il 29
gennaio 2013.
Inoltre,
per l'ANPI Tavarnelle-Barberino ho realizzato un cortometraggio intitolato
"Il Partigiano Nicche", anche questo visibile gratuitamente sul sito http://www.partigianonicche.com,
intervista ad Alfredo Enrichi, Partigiano del Chianti residente a Tavarnelle
Val Di Pesa (FI).
Sperando di avervi fatto cosa
gradita, vi saluto cordialmente.
Stefano Ballini
--
"Il Treno che Bucò il Fronte"
http://www.treno1944.com
English Subtitles
http://www.train1944.com
"Il Treno che Bucò il Fronte"
http://www.treno1944.com
English Subtitles
http://www.train1944.com
Grazie Stefano per la bella, interessante, ma soprattutto Antifascista comunicazione!
venerdì 24 maggio 2013
Napoli blocca i fascisti! "Alba Dorata Italiana" non s'ha da fare….
L'idea malsana di far nascere una sede di Alba Dorata a
Napoli, proprio come tentato in Friuli mesi fa, sta prendendo corpo per mano di
alcuni irriducibili nazi-fascisti italiani di Napoli e provincia (Domenica al
Teatro Palapartenope di Fuorigrotta un appello in rete vorrebbe promuovere un
convegno per la costituzione di "Alba Dorata Europea"). Nonostante i
promotori dicano che non ci sia legame con Alba Dorata in Grecia (la stessa che
in questi anni si è resa responsabile di decine di aggressioni, violenze,
pestaggi a omosessuali, immigrati e attivisti politici) il riferimento è
evidente.
Ma la Napoli antifascista (ed il resto dello stivale) sono
pronti a dar battaglia!
E' per Domenica 26/5 ore 10:00 presso Cumana di Agnano,
l'appuntamento per tutti gli antifascisti partenopei a presentarsi per dire NO!
all' Alba Dorata italiana.
Come la storia vuole, e come ciclicamente accade, è in momenti di profonda crisi del capitalismo che fascisti e nazisti cercano di trasformare il disagio ed il malessere sociale generalizzato in guerra tra poveri, nazionalismo, xenofobia e razzismo.
A Napoli (città medaglia d'oro alla Resistenza) non è possibile permettere a gruppi nazi-fascisti di qualsiasi forma e specie di avere agibilità politica, ancor più nel territorio di Bagnoli - Fuorigrotta simbolo del movimento operaio.
In una lettera al Prefetto e al Sindaco anche gli amministratori locali (lettera alla quale ha aderito anche il sindaco De Magistris) chiedono di vietare il raduno neonazista a Fuorigrotta. “Rivolgiamo quindi un appello al Sindaco, al Prefetto e a tutte le Istituzioni ad opporsi e a vietare la manifestazione Costituente Europea organizzata dalla nota organizzazione Neo Fascista Alba Dorata in programma per il giorno 26 Maggio c/o il Palapartenope a Napoli. Tale appello in continuità con quanto previsto dal nostro ordinamento giuridico” (Legge Scelba, ndr!)
E' morta Annunziata Cesani detta "Ceda", Partigiana e Presidente ANPI di Sesto San Giovanni (MI)
Annunziata Cesani (conosciuta da molti con il nome di battaglia, che rimase anche dopo la guerra un duiminutivo, "Ceda") era un personaggio di spicco dell'antifascismo di Sesto San Giovanni (MI). Si è spenta nella notte tra il 22 e il 23 maggio all'età di 86 anni. Nata a Imola nel 1927. A 16 anni inizia la sua attività di propaganda antifascista e in seguito di staffetta partigiana. Matura con questa esperienza quella volontà sociale e politica che la porterà a essere un’attivista di spicco nella realtà italiana del dopoguerra. Nel 1946 la Presidenza del Consiglio dei Ministri le riconosce la qualifica di “Partigiano combattente col grado di sottotenente”. Trasferitasi a Sesto San Giovanni, ha gestito con grande responsabilità e trasparenza impegnative cariche pubbliche presso l’ospedale locale. Ricopriva, inoltre, importanti cariche direttive in seno all’Anpi milanese, fino a divenirne Presidente.
La
camera ardente verrà allestita oggi (venerdì 24 maggio), presso il palazzo
del Comune di Sesto. Alle 15.30 partirà, invece, il corteo verso la sede
dell’Anpi di via Cesare da Sesto, dove si terranno le esequie.
Un
dettagliato servizio viedo lo trovate nel link che segue, dove potrete
ascoltare i racconti della combattente Ceda, edito dal sito internet Memoro.
giovedì 23 maggio 2013
Brescia news: presidio di Forza Nuova in piazza Garibaldi
Ieri sera
mercoledì 22 maggio dalle ore 21.00 i militanti del partito facista Forza Nuova
hanno iniziato un presidio in Piazza Garibaldi, esponendo il provocatorio
striscione: “Ieri centro storico, oggi centro islamico”. «Con questo presidio
in piazza Garibaldi, nella zona più degradata di Brescia subito alle porte del
centro storico, abbiamo voluto concludere la nostra campagna elettorale per le
Comunali 2013» dichiara Pierantonio Penocchio, Candidato Sindaco per Forza
Nuova: «Scegliamo di non abbandonare i
cittadini bresciani a una politica sorda e lontana, rilanciando le nostre
proposte dal luogo simbolo della città-ghetto in mano agli immigrati, nella
quale esistono ormai “zone franche” che gli Italiani non possono più
frequentare» E riguardo a insicurezza, degrado e illegalità, ribadisce che
«Sono tutti fenomeni legati direttamente
all’immigrazione (basti citare un dato: il 70% dei detenuti di Canton Mombello
è straniero), che né la giunta di centro-sinistra, né tantomeno quella di
centro-destra hanno mai manifestato la volontà di contrastare» «Le soluzioni che propone Forza Nuova partono
da un concetto basilare, che anche alcuni leader europei hanno avuto il
coraggio di affermare: la società multirazziale ha fallito. Da sempre
proponiamo l’espulsione degli immigrati che commettono reati; l’aumento dei
controlli fiscali e igienico-sanitari per le attività straniere, che
stranamente aprono mentre quelle italiane chiudono; gli incentivi per i giovani
che intendono aprire nuove attività; la precedenza nell’assegnazione dei
servizi sociali ai cittadini italiani; la chiusura delle moschee e dei centri
culturali islamici abusivi, in particolar modo quelli di via Bonardi e viale
Piave». Insomma pare che il Borghezio-pensiero di cui sotto abbia
attecchito e piantato radici anche tra i fascisti di Brescia! Se la società
italiana ha problemi, se la crisi economica è mondiale, se loro si sentono
falliti perchè non riescono neanche a trovare un lavoro, se le loro mamme
stamattina non gli hanno dato la paghetta per la merendina…è tutta colpa
dell'immigrazione. Italiani sveglia! Sono le solite vecchie storie razziste e
xenofobe dalle quali è bene e saggio prendere le distanze!
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