Caduta: Enrichetta
Pattaroni in Monti
Soriso è un piccolo centro
posto sulle colline del medio novarese; a solo tre chilometri da Gozzano, a 452
metri di altitudine, con una popolazione di poco più di settecento abitanti e
con una fiorente attività artigianale per la lavorazione delle pelli e la
fabbricazione delle scarpe. Già nel 1922 i fascisti avevano dato dimostrazione
della loro propensione alla violenza; si erano scatenati contro la cooperativa calzolai
ed avevano assassinato il presidente della Cooperativa.
Nei primi giorni del
dicembre 1943 una pattuglia garibaldina, notte tempo, effettua un
"prelevamento" di calzature. "Fa freddo, tutto scarseggia. La
neve minaccia l'esistenza dei partigiani, impellente si fa sentire il bisogno
di calzature. Ma mentre i partigiani sono quasi scalzi, fiorente è in Soriso il
mercato nero delle scarpe; fra i tanti un certo Mago fa parlare di sé per tutta
la vallata ed oltre….".
La reazione al
"prelevamento" delle scarpe è immediata. Qualche ora dopo piomba in
Soriso una squadraccia nera; i metodi non cambiano; i fascisti urlano, sparano,
terrorizzano la popolazione ben sapendo che i partigiani sono ormai lontani dal
paese. E' il finimondo, la gente si tappa in casa; il terrore uccide un'anziana
signora, madre di quattro figli, Enrichetta Pattaroni in Monti, stimata da
tutta la popolazione.
I fascisti non si sentono
colpevoli; il loro commento è : "La donna era anziana, sarebbe morta lo
stesso".
La memoria non si cancella. Mai più fascismo!!!....neanche se travestito alla "casapound".
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