giovedì 6 dicembre 2012

Sabato 8 DICEMBRE: ricordiamo un'ennesima nefandezza fascista



Caduta: Enrichetta Pattaroni in Monti

Soriso è un piccolo centro posto sulle colline del medio novarese; a solo tre chilometri da Gozzano, a 452 metri di altitudine, con una popolazione di poco più di settecento abitanti e con una fiorente attività artigianale per la lavorazione delle pelli e la fabbricazione delle scarpe. Già nel 1922 i fascisti avevano dato dimostrazione della loro propensione alla violenza; si erano scatenati contro la cooperativa calzolai ed avevano assassinato il presidente della Cooperativa.
Nei primi giorni del dicembre 1943 una pattuglia garibaldina, notte tempo, effettua un "prelevamento" di calzature. "Fa freddo, tutto scarseggia. La neve minaccia l'esistenza dei partigiani, impellente si fa sentire il bisogno di calzature. Ma mentre i partigiani sono quasi scalzi, fiorente è in Soriso il mercato nero delle scarpe; fra i tanti un certo Mago fa parlare di sé per tutta la vallata ed oltre….".
La reazione al "prelevamento" delle scarpe è immediata. Qualche ora dopo piomba in Soriso una squadraccia nera; i metodi non cambiano; i fascisti urlano, sparano, terrorizzano la popolazione ben sapendo che i partigiani sono ormai lontani dal paese. E' il finimondo, la gente si tappa in casa; il terrore uccide un'anziana signora, madre di quattro figli, Enrichetta Pattaroni in Monti, stimata da tutta la popolazione.
I fascisti non si sentono colpevoli; il loro commento è : "La donna era anziana, sarebbe morta lo stesso".

La memoria non si cancella. Mai più fascismo!!!....neanche se travestito alla "casapound".


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