Ai sogni ci credo. Nel tempo ho
imparato ad ascoltarli e tradurli. Proprio qualche giorno fa ho fatto un sogno
meraviglioso. Ho sognato la Rivoluzione, quella con la R maiuscola.
Siamo in Italia, è il mese di
Ottobre 2013, dopo un altro anno di intensi e duri sacrifici per la classe
lavoratrice italiana, vale a dire per tutti noi, ci accorgiamo che è arrivato
il momento di agire. Lasciamo i nostri appartamenti, e cominciamo a vivere ed occupare
ogni piazza d'Italia, riscoprendo quanto è bello vivere fianco a fianco con le
altre persone.
Nel sogno mi capita lo sguardo
sul calendario: è il 16 Ottobre 2013. Rivedo chiaramente davanti agli occhi la
data scritta in rosso fiammante. La Rivoluzione è cominciata. Si sentono spari,
grida, gente che corre sorridendo verso il sole.
Dai palazzi del potere scappano
dalle finestre i politici di destra e di "sinistra", i banchieri
corrono perdendo banconote dalle tasche, è finalmente giunto il momento! Il
popolo italiano, dopo tante prese in giro e vessazioni, ha alzato la testa!
Ricordo le tantissime bandiere
rosse, tutte uguali, che sventolano fiere nel mare di persone che riempiono le
strade.
Ricordo alcuni bambini che
salutano dalle finestre sventolando fazzoletti e lanciano caramelle sui Rivoluzionari.
Io lascio il mio appartamento,
a casa la mia famiglia, e corro all'impazzata verso piazza Duomo (sono di
Milano). Qua è tutta una festa: "W la democrazia", "W
l'Italia" sento gridare. Ragazzi, ora che ve lo sto descrivendo sento
ancora i brividi…era talmente reale! (Avete presente la rivolta in
Egitto?...bene per avere un'dea del mio sogno moltiplicate la rivolta egiziana
x100…così, giusto per farvi un'idea!).
La cosa che mi ha fatto
riflettere però è che non c'era un partito od organizzazione che guidava la
rivolta popolare. Non esisteva nessun moderno partito comunista (sul tipo di
quello bolscevico Russo per intenderci) a guidare la Rivoluzione.
Tutti i partiti, o sedicenti
tali (grandi, medi o piccoli), i movimenti, le organizzazioni che oggi vediamo
sono andati tutti a farsi fottere.
Come sono andate a farsi
fottere le loro insignificanti bandiere.
C'eravamo soltanto noi, uomini
e donne, giovani e vecchi, uniti da bandiere rosse tutte uguali, e con il
nostro carico di rabbia e di speranza.
Il sogno finì, mentre torno
verso casa mia. Mia mioglie e i miei due bambini mi corrono incontro ridendo e
mi saltano in braccio, mia moglie mi da un bacio. "Avete visto? Ora
cambieremo tutto!" ho detto loro.
Sono convinto che la
Rivoluzione scoppierà. Mi fido dei miei sogni.
Ho un' amica e compagna comunista
che abita in Russia: qualche giorno fa mi ha scritto una semplice cosa che mi
ha riempito il cuore di gioia e di speranza: "Voi italiani siete i degni eredi
del comunismo di Lenin, i continuatori di quella storia che non è ancora finita".
Questo è il sogno che vorrei fare anch'io, anzi che vorrei vivere..... combattiamo uniti affinchè si possa realizzare.
RispondiEliminaCon Lenin, per sempre
da un compagno-comunista senza tessera