martedì 27 novembre 2012

I partigiani comunisti russi nella Resistenza italiana



Nel mese di luglio del 1986 l’allora Presidente della Repubblica Scalfaro ha conferito una Medaglia d’Oro al valor militare alla memoria dell’ufficiale sovietico Danijl Varfolomeevic Avdveev, il “Comandante Daniel” che, nelle file della resistenza friulana trovò la morte nel 1944 combattendo contro i nazisti nella zona di Clauzetto. La medaglia è stata consegnata, nel 1987, dall’Ambasciatore italiano a Mosca a una pronipote del “Comandante Daniel”.
Il riconoscimento ricorda emblematicamente uno degli episodi più significativi (e forse meno conosciuti) della lotta di liberazione in Friuli.
Avdveev, nato nel 1917 in un piccolo villaggio russo, Noviki, era uno degli ufficiali di cavalleria dell’Armata sovietica che, nel 1942, combattevano sul fronte meridionale russo contro l’invasione nazista. Catturato prigioniero, venne trasferito in alcuni lager tedeschi (sull’Elba prima e nel nord della Francia poi), dove conobbe due delle persone che avrebbero condiviso la sua esperienza di lotta al nazismo: Alexandr Kopilkov e Anton Melniciuk. In momenti diversi, i tre riuscirono a fuggire dal lager e a ritrovarsi nella neutrale Svizzera.
Dopo alcune settimane decisero di partire per congiungersi ai partigiani italiani nella lotta contro il comune nemico. Fu un avventuroso viaggio a piedi, durato più di un mese, al termine del quale i tre arrivarono in Friuli e, il 24 maggio 1944, si aggregarono al battaglione garibaldino “Matteotti” che operava sulle montagne attorno al lago di Cavazzo.


I tre russi parteciparono ben presto alle più importanti azioni partigiane, tra le quali i sabotaggi alla ferrovia, al ponte di Braulins e l’assalto alla polveriera di Osoppo. Con il costante, progressivo afflusso di nuove unità (tra le quali anche diversi russi che avevano vissuto esperienze simili a quelle di Avdveev), in seno al Battaglione “Matteotti” si costituirono nuove formazioni, tra le quali il “Battaglione Stalin”, composto in gran parte da russi e alla cui guida venne designato proprio Avdveev (che prese il nome di battaglia di “Comandante Daniel”).
Il Battaglione venne inizialmente impiegato soprattutto nella zona tra Cavazzo ed Amaro; nel mese di ottobre (con l’inizio della massiccia offensiva nazifascista che avrebbe portato allo smantellamento dell’organizzazione partigiana e all’occupazione cosacca) venne spostato in Val d’Arzino.
Qui i partigiani dello “Stalin” cercarono di tener testa per diversi giorni a varie puntate offensive naziste sino a che, nello scontro decisivo del 11 novembre 1944, il gruppo di Daniel (che cercava di far saltare una strada per impedire il transito delle colonne nemiche) venne sorpreso e sopraffatto.
Oltre ad un partigiano russo ed uno polacco, lo stesso comandante rimase ucciso. Il suo corpo venne recuperato tre giorni dopo e sepolto all’esterno del cimitero di Clauzetto.
Due compagni di lotta, il russo Silos e il friulano Tom (Leonardo Picco), pronunciarono l’orazione funebre, mentre Anton Melniciuk e Alexandr Kopilkov resero l’onore delle armi all’amico caduto.

In diversi Comuni del Friuli, dove maggiormente aveva operato il “Battaglione Stalin”, le Amministrazioni comunali si sono allora adoperate per una raccolta di fondi in favore dei familiari di Danijl Avdveev.
Si è trattato di un’iniziativa umanitaria di indubbio significato e di profondo valore, nel segno dell’omaggio alla memoria di un combattente per la libertà.
Le vicende di quei giorni lontani trovano ora un ulteriore strumento di conoscenza, con la pubblicazione, da parte della Sezione ANPI di Spilimbergo, a cura di Bruno Steffè, del volume Partigiani sovietici nella Val d’Arzino, che propone il resoconto dei fatti operato da uno dei principali protagonisti della lotta di Liberazione friulana, Leonardo Picco “Tom”, Capo di Stato Maggiore del “Gruppo Brigate Sud”, che fu costantemente a fianco dei partigiani dello “Stalin”.

Bibliografie
Alberto Buvoli, Comandante Daniel. Un ufficiale russo nella Resistenza friulana, Comun di Pordenon, 2005
Mario Candotti, Il battaglione "Stalin" , "Storia contemporanea in Friuli", n.6, 1975
Mario Candotti, Ricordi di un uomo in divisa, Ifsml 1986
Leonardo Picco, Partigiani sovietici nella Valle d'Arzino, Sezion ANPI di Spilimberc, 2002
Pieri Stefanutti, Il Battaglione Stalin nella Valle del Lago, ciclostilât, 1986
Pieri Stefanutti, Quel russo che combatté assieme ai partigiani, "Messaggero Veneto", 29 di lui dal 1996




Nessun commento:

Posta un commento