Intervistando
partigiani, staffette ma anche semplici testimoni (come coloro che al
tempo erano bambini), ci proponiamo di documentare, al di là di quelli
che sono i ricordi della cosiddetta “Resistenza istituzionalizzata”,
l’esperienza dei tanti che negli anni successivi non ha avuto voce.
L’intento è appunto quello di togliere dal silenzio tutti, e soprattutto
tutte, coloro che con il loro prezioso contributo hanno reso la Lotta
di Liberazione un movimento di ampia partecipazione popolare. Attraverso
l’intervista possiamo ascoltare le loro microstorie che sono tessere
imprescindibili alla comprensione dell’ampio mosaico della storia
sociale e politica del nostro paese. Questa prospettiva di una storia dal basso ha
evidenti implicazioni politiche e intende ribadire la spiccata
connotazione popolare e non egemone del fenomeno resistenziale. La
ricerca sul campo, che si è articolata in varie campagne di interviste,
ha prodotto un archivio audiovisivo (in continuo aggiornamento) che, ad
oggi, può vantare circa 250 ore di registrazione con interviste a
decine di testimoni.
Archivi
della Resistenza è un collettivo formato da giovani intellettuali che
operano nei vari rami delle scienze umanistiche (con particolare
attenzione per la ricerca storica, critico-letteraria e
storico-artistica) di cui fanno parte anche operatori video,
documentaristi, esperti di fotografia digitale, archivisti e altri soci
che sono comunque interessati alla tematica resistenziale. Questa
pluralità di competenze e interessi ha permesso che, contemporaneamente
al progetto di creazione degli archivi, si promuovesse un’azione di
valorizzazione del materiale raccolto, e di sensibilizzazione per la
memoria della Resistenza, attraverso la realizzazione di film-intervista, trasmissioni radiofoniche, pubblicazioni, ecc.
L’esperienza in campo didattico di alcuni soci dell’associazione ha fatto sì, inoltre, di prestare particolare riguardo alla circolazione in ambito scolastico: la proiezione dei filmati spesso è seguita (o preceduta) da dibattiti che servono a mettere in contatto le giovani generazioni con i testimoni diretti di quei tragici eventi. Tali momenti di divulgazione (e approfondimento) vengono organizzati anche in altri contesti culturali con l’obiettivo di raggiungere una porzione sempre più ampia di pubblico; sono stati organizzati incontri e laboratori nei circoli e in associazioni culturali, nelle Università, nelle piazze in occasione di particolari ricorrenze e in rassegne culturali e cinematografiche dedicate alla Resistenza.
L’esperienza in campo didattico di alcuni soci dell’associazione ha fatto sì, inoltre, di prestare particolare riguardo alla circolazione in ambito scolastico: la proiezione dei filmati spesso è seguita (o preceduta) da dibattiti che servono a mettere in contatto le giovani generazioni con i testimoni diretti di quei tragici eventi. Tali momenti di divulgazione (e approfondimento) vengono organizzati anche in altri contesti culturali con l’obiettivo di raggiungere una porzione sempre più ampia di pubblico; sono stati organizzati incontri e laboratori nei circoli e in associazioni culturali, nelle Università, nelle piazze in occasione di particolari ricorrenze e in rassegne culturali e cinematografiche dedicate alla Resistenza.
Archivi
della Resistenza, con un progetto dal titolo omonimo, nel 2005 ha vinto
il concorso “Percorsi di innovazione 2004”, bandito dal CESVOT (Centro
Servizi Volontariato Toscana) e grazie al quale la sede operativa dell’ANPI Carrara
è stata dotata di moderne attrezzature tecnologiche (telecamera,
computer, software, lettori audio video, proiettore, etc.) che ne hanno
fatto un moderno centro di produzione audiovisiva. All’interno del quale
vengono realizzati laboratori e corsi di formazione sulle tecniche di
video-documentazione sociale a cura dell’associazione e del
regista-documentarista Andrea Castagna.
I corsi sono rivolti prevalentemente alle giovani generazioni, con la
finalità di integrarle nelle attività dell’associazione e di
incrementare gli archivi audio, foto e video. Sempre grazie al
contributo CESVOT è stato
realizzato il presente sito internet nel quale verrà mano a mano
immessa, liberamente consultabile, una quantità consistente del
materiale audiovisivo (e non solo) raccolto. Di pari passo una proficua collaborazione col progetto Linea Gotica di Contatto Radio Popolare Network,
ha consentito la divulgazione radiofonica dell’archivio, attraverso la
realizzazione di diversi programmi, che si affiancano alla ormai
abituale diretta no-stop del 25 aprile.
Nell’aprile 2005 Archivi della Resistenza ha inaugurato il festival della cultura Fino al cuore della rivolta. Artisti per la Resistenza
che prevede due sessioni: la prima in primavera (dal 21 al 25 aprile)
nel borgo medievale di Fosdinovo; con l’allestimento di una mostra
d’arte e un concerto dedicato all’anniversario della Liberazione.
L’altra sessione si tiene in agosto al Museo audiovisivo della Resistenza,
in località Le Prade, nel suggestivo scenario costituito da un bosco di
castagni secolari, dove per alcuni giorni vengono proposti spettacoli
teatrali, dibattiti e concerti.
Nei prossimi mesi verrà allestita una postazione video e una copia digitale di una parte dell’archivio audiovisivo a Merizzo, nel Centro di Documentazione sull’Antifascismo e la Resistenza in Lunigiana, in quella che è stata la casa natale di Edoardo Bassignani,
il comandante partigiano «Ebio», a cui l’associazione è dedicata. Tale
impianto permetterà la consultazione di un archivio audiovisivo di 40
ore sulla storia della Brigata Garibaldi “Leone Borrini”,
che è stato nella estate del 2004 il primo lavoro sistematico di
raccolta di fonti orali da parte di Archivi della Resistenza, è da qui
che questa nostra piccola storia inizia.
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