Anche il Consiglio d’Europa si accorge che contro i neonazisti greci
vanno adottate misure drastiche. E che il governo di Atene contribuisce
non poco ad alimentare razzismo e xenofobia.
Le autorità greche - governo, parlamento, e magistratura -
devono agire con risolutezza nei confronti del partito neo nazista Alba
Dorata arrivando, se necessario, a bandirlo. E’ quanto ha chiesto il
Commissario dei diritti umani del Consiglio d’Europa, Nils Muiznieks,
che nel rapporto pubblicato ieri, basato sulle informazioni raccolte in
Grecia durante la visita condotta alla fine di gennaio, esprime
fortissima preoccupazione per i discorsi ma soprattutto per le continue
aggressioni razziste di cui si rendono protagoniosti membri,
simpatizzanti e addirittura parlamentari di Alba Dorata, partito che nei
sondaggi è dato ormai all’11%.
La preoccupazione
del commissario nei confronti di Alba Dorata poggia su una valutazione
dell'ideologia del partito, delle dichiarazioni fatte dai suoi
parlamentari, ma soprattutto dai 17 attacchi opera dei suoi membri,
soprattutto contro immigrati, contabilizzati solo tra il giugno e
l’ottobre 2012. Muiznieks ritiene tuttavia che Alba Dorata sia solo una
parte del problema. Il crescente razzismo in Grecia infatti sarebbe
alimentato anche dalle dichiarazioni contro gli immigrati fatte da
diversi uomini politici e di governo, oltre che dal comportamento delle
forze dell'ordine. Nel rapporto il commissario dice di aver ricevuto lo
scorso settembre dalla Grecia una lettera firmata da oltre 18mila
persone che, allarmate dal crescente razzismo, chiedevano il suo
intervento e inchieste rigorose sugli attacchi razzisti, oltre 200 in un
anno. Muiznieks indica quindi tutta una serie di misure che le autorità
greche devono adottare per far fronte a questo fenomeno, arrivando a
indicare anche la possibilità di sciogliere Alba Dorata; un atto che,
data la natura del partito e le prove raccolte contro i suoi membri, non
costituirebbe una violazione degli standard del Consiglio d'Europa.
Una delle ultime aggressioni razziste risale allo scorso 3 aprile,
quando alcuni membri di Alba Dorata hanno picchiato ferocemente lo zio
di Sehzad
Luqman, un migrante che lavorava nel mercatino di Petralona, un
quartiere di Atene, assassinato in una precedente aggressione. Un
neonazista che lavora nel mercato di Kolonòs ha così messo in pratica le
minacce che aveva in varie occasioni rivolto contro Gulam Hossein,
aggredendolo e trascinandolo fuori dal mercatino e consegnandolo al
gruppo di picchiatori di Alba Dorata, che l'hanno preso a pugni
lasciandolo in stato di incoscienza e sanguinante.
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