lunedì 29 aprile 2013

Cos'è stato il 25 Aprile quest'anno?



Un forte movimento di popolo (come ogni anno, diranno in molti), ma quest'anno è forte il sentore che il 25 Aprile ha unito giovani e meno giovani in un fiume umano che sta andando in un'unica direzione, lungo i binari della lontananza dalla politica "di palazzo" e dal rigetto di ogni forma di rappresentanza parlamentare ed istituzionale: da quella rappresentanza istituzionale che si abbatte sfrontatamente contro il popolo lavoratore, sviluppando le più reazionarie politiche anti-proletarie e caricando la classe proletaria italiana di fardelli sempre più pesanti.
Parliamo ancora di proletari, sì.
Primo perché siamo comunisti.
Secondo perché così va il mondo nel capitalismo, e finchè ci sarà il capitalismo esisteranno le classi, proletari e borghesi (con ogni loro significativa sfaccettatura di piccola o media entità).
Il sentore che abbiamo avuto nella giornata del 25 Aprile è che le persone non se ne stanno rendendo conto, ma la direzione che hanno preso i tanti movimenti della sinistra popolare italiana (comunisti, anarchici, socialdemocratici,…) sta portando in un unico punto di convergenza.
L'unione popolare ci sarà, anche se non abbiamo la sfera di cristallo e non possiamo sapere quando. Intorno a chi, o a quale movimento/partito politico, è un altro dilemma.
Ma, da comunisti, lotteremo fino alla morte per avere il nostro tanto agognato Partito Comunista, che sia guida e voce del popolo italiano in perenne lotta contro lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, e valido strumento per smascherare ogni sopruso e magheggio istituzionale perpertato dalla solita casta di regime e dai vari giullari di corte che indegnamente gli ruotano intorno (e che quando parlano non beccano neanche un congiuntivo!).
Il nostro Partito Comunista sarà giovane, forte e marxista-leninista in tutta la sua essenza, e sarà l'unico che riuscirà a portare a termine quello che la Resistenza partigiana aveva cominciato. 

W il 25 Aprile!

W l'Italia democratica e Socialista!

 

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