Aspettando l'importantissimo 25 Aprile che liberò Milano, vogliamo ricordare il non meno importante 23 Aprile: data storica per la popolazione spezzina che riuscì a cacciare i nazifascisti dal proprio territorio.
Nel 1940 la popolazione spezzina raggiunse le 123.000 unità. Nel corso della seconda guerra mondiale, per la sua importanza industriale e militare, la Spezia subì ripetuti attacchi aerei da parte delle forze Alleate e, in particolare, nel 1943 ebbe pesanti danni a causa di massicci bombardamenti che colpirono l'Arsenale e diversi edifici cittadini.
Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 la Spezia, sede operativa della Xª Flottiglia MAS di J. Valerio Borghese rimase al centro di aspri combattimenti. Durante il periodo della Resistenza la tensione in città aumenta, sia per gli scontri con le formazioni partigiane, sia per le rappresaglie nazifasciste, costringendo la popolazione a subire pesantissime restrizioni. L'attività di repressione delle attività partigiane su tutto il territorio provinciale partiva direttamente dalla città capoluogo. Luoghi come il XXI Fanteria e la caserma della Milizia a nord della città, ora sede di un istituto scolastico, divennero tristemente famosi come siti dove si consumarono le torture e i delitti commessi dalle milizie fasciste.
La Spezia è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione essendo stata insignita della Medaglia d'Argento al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale. La notte del 23 aprile 1945, le formazioni partigiane locali vinsero gli ultimi focolai di resistenza nazifascista e si impossessarono dei centri nevralgici della città, dichiarandola libera. Le prime elezioni libere diedero vita alla prima giunta comunale, la giunta della Liberazione presieduta dal sindaco Agostino Bronzi.
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