Verona: 2 Marzo manifestazione antifascista
A seguito dell’irruzione squadrista in università avvenuta a Verona martedì 12 febbraio durante l’incontro con
Alessandra Kersevan, si sono tenute diverse partecipate assemblee,
dentro e fuori gli spazi universitari, nelle quali si è aperto un
confronto per organizzare un’azione articolata e determinata attraverso
cui contrastare l’allarmante diffondersi di culture e pratiche
autoritarie.
Ha avuto inizio un percorso che sta unendo differenti realtà cittadine,
scolastiche e universitarie in una mobilitazione spontanea contro la
violenza fascista, una mobilitazione che deve crescere e diventare
contagiosa.
Sabato 2 marzo vi aspettiamo tutte e tutti al corteo che a partire dalle
14.30 attraverserà Veronetta, il quartiere universitario, il quartiere
interculturale, il quartiere più vitale della città. Musica, interventi,
microfono aperto e distribuzione di materiale informativo per
denunciare:
• la sostanziale continuità tra l’azione istituzionale e quella
squadrista nei confronti di tutto ciò che rappresenta una minaccia
all’identità, ai valori tradizionali,all’interesse ideologico
predominante;
• la diffusa rete politica di matrice fascista grazie alla quale
organizzazioni squadriste godono di coperture e di piena agibilità
politica nelle istituzioni, nelle scuole, in università;
• il qualunquismo e il silenzio complice di chi volta lo sguardo davanti
al dilagare di violente derive identitarie, razziste e sessiste nella
società o liquida come risse le continue aggressioni;
• la sistematica repressione nei confronti degli spazi di socialità, di
cultura, di autogestione, con il fine di impedire lo sviluppo di
percorsi di emancipazione individuale e collettiva.
Un corteo comunicativo che vuole dare voce anche agli studenti, ai
collettivi, alle associazioni, alle persone che ogni giorno vivono il
quartiere e le sue contraddizioni e che non hanno alcuna intenzione di
lasciare ulteriore spazio alle iniziative fasciste. Con il pensiero a
Nicola Tommasoli, Valerio Verbano, Dax e a tutte le altre vittime della
violenza squadrista.
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