lunedì 28 gennaio 2013

Il fascista ignorante Giovanardi nega che ci sia mai stato un Olocausto dei gay



Di cazzate ne ha già sparate tante, proprio come il suo padron-duce Berlusconi, ma quella di oggi (anzi di ieri sera) arriva come una doccia fredda, subito dopo la flebile rettifica del suo capo di partito nel tentativo beffardo di correggere il tiro alla sua rivalutazione storica della figura di Mussolini.

Il rubicondo Giovanardi, senatore PDL, ancora candidato nonostante i suoi 20 anni in parlamento, riparte dalla sua personalissima crociata contro gli omosessuali: ”La parola Olocausto non può essere usata per i gay. Per un semplice motivo: la parola Olocausto può essere usata solo ed esclusivamente per quel progetto criminale di cancellare dalla faccia della terra milioni e milioni di persone, sulla base soltanto del fatto che fossero ebrei. Che poi i nazisti abbiano perseguitato gli zingari, gli handicappati, gli omosessuali, ma attenzione, solo una fattispecie di omosessuali, perché ormai è dimostrato che una buona parte della dirigenza nazista e della SA erano omosessuali, compreso Hesse, facevano una differenziazione fra i comportamenti, gli atteggiamenti. Che siano stati perseguitati gli omosessuali, assolutamente sì, come purtroppo il nazismo perseguitò, gli zingari, le minoranze, gli handicappati, i subumani come li chiamavano loro”.

Non è la prima volta che Giovanardi si concentra sulla vita e sulla storia di gay e lesbiche (è quasi un'ossessione per lui…). Ogni volta con uno strascico di reazioni polemiche che lo fanno risaltare sui maggiori quotidiani nazionali (che sarà soltanto pubblicità?).

L’ultimo capitolo del Giovanardi-pensiero risale a quest’estate, quando ai microfoni de La zanzara, propose stanze separate per i militari omosessuali. “È una questione di buonsenso…..se avessi due o tre persone che non solo sono gay ma vogliono praticare in maniera attiva la loro omosessualità, avrei qualche imbarazzo a essere in una camerata con loro. Le camerate separate sarebbero una cosa assolutamente normale”.

Un anno e mezzo prima, sempre a Radio 24, arrivò a dire: “….nel momento dell’educazione sessuale nelle scuole, è normale, corretto e fisiologico dare un modello: gli organi dell’uomo e della donna sono stati creati per certe determinate funzioni. E non è altrettanto naturale il rapporto tra due uomini o due donne”.

La cosa che fa più preoccupare è che il "pensiero" (e lo mettiamo tra virgolette) di Giovanardi, trova proseliti tra una buona fetta della popolazione italiana. Noi però rimaniamo della nostra idea (che è e sarà sempre antifascista e progressista): discorsi di questo tipo sono pericolosi perché portano inevitabilmente ad un revisionismo storico sempre più grande (oggi i gay, domani scopriremo che i nazisti non hanno ucciso neanche un ebreo).

La pericolosità delle dichiarazioni di Giovanardi sono allucinanti proprio perché silenziose e striscianti. Accettarle porteranno ad una sempre più completa riabilitazione del fascismo e delle sue abominevoli idee di sterminio e anti-democrazia.

 

 

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