Il fascista ignorante Giovanardi nega che ci sia mai stato un Olocausto dei gay
Di cazzate ne ha già
sparate tante, proprio come il suo padron-duce Berlusconi, ma quella di oggi
(anzi di ieri sera) arriva come una doccia fredda, subito dopo la flebile
rettifica del suo capo di partito nel tentativo beffardo di correggere il tiro
alla sua rivalutazione storica della figura di Mussolini.
Il rubicondo Giovanardi, senatore PDL, ancora candidato nonostante i suoi 20
anni in parlamento, riparte dalla sua personalissima crociata contro gli
omosessuali: ”La parola Olocausto non può
essere usata per i gay. Per un semplice motivo: la parola Olocausto può essere
usata solo ed esclusivamente per quel progetto criminale di cancellare dalla
faccia della terra milioni e milioni di persone, sulla base soltanto del fatto
che fossero ebrei. Che poi i nazisti abbiano perseguitato gli zingari, gli
handicappati, gli omosessuali, ma attenzione, solo una fattispecie di
omosessuali, perché ormai è dimostrato che una buona parte della dirigenza
nazista e della SA erano omosessuali, compreso Hesse, facevano una
differenziazione fra i comportamenti, gli atteggiamenti. Che siano stati
perseguitati gli omosessuali, assolutamente sì, come purtroppo il nazismo
perseguitò, gli zingari, le minoranze, gli handicappati, i subumani come li
chiamavano loro”.
Non è la prima volta che
Giovanardi si concentra sulla vita e sulla storia di gay e lesbiche (è quasi
un'ossessione per lui…). Ogni volta con uno strascico di reazioni polemiche che
lo fanno risaltare sui maggiori quotidiani nazionali (che sarà soltanto pubblicità?).
L’ultimo capitolo del
Giovanardi-pensiero risale a quest’estate, quando ai microfoni de La zanzara,
propose stanze separate per i militari omosessuali. “È una questione di buonsenso…..se avessi due o tre persone che non solo
sono gay ma vogliono praticare in maniera attiva la loro omosessualità, avrei
qualche imbarazzo a essere in una camerata con loro. Le camerate separate
sarebbero una cosa assolutamente normale”.
Un anno e mezzo prima, sempre a Radio 24, arrivò a dire: “….nel momento dell’educazione sessuale nelle scuole, è normale,
corretto e fisiologico dare un modello: gli organi dell’uomo e della donna sono
stati creati per certe determinate funzioni. E non è altrettanto naturale il
rapporto tra due uomini o due donne”.
La cosa che fa più preoccupare è che il "pensiero" (e lo mettiamo tra
virgolette) di Giovanardi, trova proseliti tra una buona fetta della
popolazione italiana. Noi però rimaniamo della nostra idea (che è e sarà sempre
antifascista e progressista): discorsi di questo tipo sono pericolosi perché portano
inevitabilmente ad un revisionismo storico sempre più grande (oggi i gay,
domani scopriremo che i nazisti non hanno ucciso neanche un ebreo).
La pericolosità delle
dichiarazioni di Giovanardi sono allucinanti proprio perché silenziose e striscianti.
Accettarle porteranno ad una sempre più completa riabilitazione del fascismo e
delle sue abominevoli idee di sterminio e anti-democrazia.
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