Proprio alla vigilia
delle manifestazioni di Forza Nuova in 12 città italiane, nella notte tra
giovedì e venerdì 28 settembre, una cinquantina di attivisti di Casa Pound
ha occupato a Milano uno stabile dismesso di Via Forze Armate 69, già di
proprietà del Comune.
Il successivo
intervento delle forze dell'ordine sul posto ha convinto il gruppo neofascosta
ad abbandonare l'edificio.
"Il prepotente
tentativo di questo gruppo di inserirsi in un quartiere della nostra città -
sottolinea il presidente dell'Anpi milanese Roberto Cenati - desta in tutti noi
profonda preoccupazione. E’ la prima volta, inoltre, che una formazione che si
richiama all'ideologia neofascista occupa uno stabile a Milano".
Casa Pound - aggiunge
- ha in sé una qualità pericolosissima: rappresenta un insidioso tentativo di
aggregazione giovanile con richiami a Marinetti, al Futurismo, a miti
particolarmente cari ai giovani, usando parole d’ordine ambigue che possono
suscitare l’impressione che questa formazione si caratterizzi come forza
anticapitalista e contestatrice del sistema. La realtà è ben diversa perché il
riferimento che Casa Pound Milano fa all’ipotetico nuovo spazio che avrebbe
voluto creare nello stabile di via Forze Armate, denominandolo Espero, come la
stella “simbolo dell’Occidente che brilla prima del tramonto e che rappresenta
la promessa del sole che tornerà a sorgere anche dopo la notte più lunga”, non
lascia dubbi sulla vera natura di questa formazione.
"Anche altri
gruppi neofascisti come Forza Nuova - sottolinea Cenati - usano un linguaggio
antisistema, caratterizzato da attacchi alle
banche, alla finanza, all’Europa. Questo linguaggio che rischia di fare presa sulle giovani generazioni e su fasce della popolazione esasperate dagli effetti nefasti della crisi economica e sociale, non costituisce nulla di nuovo, in quanto si richiama al primo fascismo, quello diciannovista e sansepolcrista, la cui vera natura si caratterizza invece per la sua carica antidemocratica e antipopolare.
"Dietro l’attacco alla finanza - spiega - si nasconde, infatti, il vecchio motivo tanto caro a fascisti e nazisti del complotto plutogiudaico-
massonico, mentre nella contrapposizione alla costituzione dell’unità politica e democratica dell’Europa si cela una forte e pericolosissima carica nazionalista e populista. Uno degli ultimi episodi in ordine di tempo è costituito dal convegno svoltosi a Milano ai primi di luglio di quest’anno,
promosso dall’Alleanza europea dei movimenti nazionalisti, una sorta di Internazionale di estrema destra, a dimostrazione del tentativo di collegamento a livello europeo di movimenti neofascisti e neonazisti".
banche, alla finanza, all’Europa. Questo linguaggio che rischia di fare presa sulle giovani generazioni e su fasce della popolazione esasperate dagli effetti nefasti della crisi economica e sociale, non costituisce nulla di nuovo, in quanto si richiama al primo fascismo, quello diciannovista e sansepolcrista, la cui vera natura si caratterizza invece per la sua carica antidemocratica e antipopolare.
"Dietro l’attacco alla finanza - spiega - si nasconde, infatti, il vecchio motivo tanto caro a fascisti e nazisti del complotto plutogiudaico-
massonico, mentre nella contrapposizione alla costituzione dell’unità politica e democratica dell’Europa si cela una forte e pericolosissima carica nazionalista e populista. Uno degli ultimi episodi in ordine di tempo è costituito dal convegno svoltosi a Milano ai primi di luglio di quest’anno,
promosso dall’Alleanza europea dei movimenti nazionalisti, una sorta di Internazionale di estrema destra, a dimostrazione del tentativo di collegamento a livello europeo di movimenti neofascisti e neonazisti".
"Nostro compito -
rileva il presidente dell'Anpi milanese - è quello di denunciare e spiegare ai
cittadini e soprattutto alle giovani generazioni la vera natura di queste
formazioni, con una azione costante e continuativa di carattere ideale e
culturale. Accogliamo con soddisfazione lo sgombero dello stabile di via Forze
Armate ed il rispetto della legalità. Sottolineiamo l'urgenza di un impegno
comune delle istituzioni, delle forze preposte alla difesa dell’Ordine
Pubblico, dei partiti, dell’associazionismo, dei cittadini affinché queste inaccettabili
provocazioni neofasciste abbiano finalmente a cessare e diventino improponibili
a Milano, città Medaglia d’Oro della Resistenza".
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