lunedì 24 settembre 2012

Via dedicata a un fascista e razzista a Castellafiume (AQ)



Il Comune di Castellafiume (AQ) ha dedicato una strada della frazione di Pagliara a Cornelio Di Marzio, personaggio di spicco del fascismo in Italia e all'estero, motivandola con una molto presunta sua qualità di scrittore e poeta. In un paesino in cui molte delle strade sono scritte sui muri a vernice su fondo bianco, è stato collocato un palo con una bella targa di pietra. Qualcuno incuriosito ma anche un po' indispettito per i trascorsi del personaggio ha telefonato al sindaco Aurelio Maurizi per avere spiegazioni. Risultati? Nessuno. Il primo cittadino si è trincerato dietro le solite frasi fatte di un apparente buon senso ben impastato nella malafede. "Sono passati 70 anni", "non tutti la pensano allo stesso modo", ecc. Indipendentemente da quanto tempo sia passato, il fatto storico resta. Come detto Cornelio Di Marzio è stato un personaggio di spicco del fascimo in Italia ed all'estero, ma soprattutto è stato uno dei 100 "firmatari" delle ignominiose leggi razziali; e questo è sicuramente molto più rilevante nella vita di Cornelio Di Marzio di quanto lo siano stati i suoi scritti ai più sconosciuti. Anni fa fu organizzata da alcuni villeggianti una raccolta di firme  per chiedere che venisse intestata una strada al discutibile personaggio. La raccolta di firme fu fatta tra "adepti", di nascosto, ma purtroppo per loro una delle persone a cui fu chiesto di firmare rese pubbliche le intenzioni e quindi fu presentata anche una raccolta di firme che chiedeva al sindaco di non accogliere la richiesta in quanto il personaggio era perlomeno discutibile. In conclusione, l'allora sindaco Ricci Quirino, valutò poco opportuno intitolare una strada ad un personaggio così dubbio. A dedicare la via al fascistissimo Cornelio Di Marzio ci ha pensato il suo successore. Cosa possiamo fare visto che le istituzioni italiane sono ormai fascistizzate? Smontare ogni targa fascista, distruggere ogni monumento a loro dedicato, soltanto così verrà rispettata la memoria di chi ha combattuto ed è morto per la nostra libertà. Se le istituzioni italiane non riescono e non vogliono più, ci dobbiamo pensare noi!

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